Ho conosciuto il mare a dodici anni e forse l’ho desiderato tanto che ancora mi stupisce. Mi attrae e mi inquieta, mi affascina e anche un poco mi respinge.
Nel mare mi perdo e mi ritrovo perché mi sottrae e mi dà confini, soprattutto quando è mosso e la luce scende. Allora mi coinvolge e me ne sto davanti al
cavalletto, intabarrato contro vento scrutando l’orizzonte indefinibile.
Mi piace fotografarlo se si confonde con il cielo. Allora le linee del colore tendono ad una uniformità appena percettibile e solo piccoli dettagli consentono di
distinguere il sotto dal sopra. I lunghi tempi di esposizione mescolano i più diversi blu. In quei momenti onde, nuvole, cielo mi regalano emozioni.
Non sono foto su commissione, ma scatti che nascono da un’esigenza personale, appunti solo miei che rispondono ad un impulso difficile da eludere."